DIREZIONE NAZIONALE 30 MAGGIO 2012 R0MA
DOCUMENTO POLITICO
Le elezioni amministrative hanno
sancito senza equivoci la fine della Seconda Repubblica.
Con l'esplosione
dell'astensionismo, si sono moltiplicate le liste civiche locali e, soprattutto
nel centro-nord, ha ottenuto ottimi risultati la lista Cinque Stelle, simbolo
dell'antipolitica e al contempo rifugio del disagio, alimentato da partiti autoreferenziali, senza radici nella società e
chiusi alla rappresentanza del proprio stesso elettorato . Ovunque è crollato il fronte del centro-destra,
le coalizioni di sinistra vincono largamente nelle città benché non sia
esaltante il risultato del Pd e i voti a IDV e SEL largamente inferiori alle
aspettative, delude il Terzo Polo, ottiene un risultato soddisfacente il Psi, dove si è presentato con proprie liste o
con alleanze con il proprio simbolo in
evidenza.
Salvo rare eccezioni (la
Federazione della Sinistra), escono di scena i partiti extraparlamentari.
Fino dalle prossime elezioni, il
panorama dei partiti e dei leader è destinato a cambiare in profondità e
combattuto sarà il rapporto tra governo e maggioranza parlamentare che lo
sostiene.
Il PSI si radica diffusamente –
come avvenuto anche lo scorso anno – nell'Italia centrale e cresce a macchia di
leopardo nel Mezzogiorno recuperando importanti posizioni in Calabria e in
alcune aree della Campania, della Puglia, della Sicilia e del Veneto. Nei
grandi centri dell'Italia settentrionale si conferma una forte sofferenza,
mentre nei comuni medio-piccoli teniamo rispetto al voto del 2007. Un risultato tanto più apprezzabile in quanto
ottenuto in condizioni difficili.
La nuova fase si aprirà
all'insegna di un deficit politico ancora più profondo e vivrà dentro una crisi
socioeconomica radicalizzata: decrescita di posti di lavoro, insufficienza di spesa pubblica a
sostegno del welfare, fratture sociali allargate, difficoltà degli organi
elettivi a fronteggiare populismo e demagogia..
Alla politica del rigore,
opportuna nella prima fase di vita del Governo Monti, non ha ancora corrisposto
una scelta decisa verso incisive politiche di crescita.
Senza una patrimoniale sulle
grandi ricchezze, senza tassare le transazioni finanziarie – misure, tutte,
inserite nel programma del PSE – non sarà possibile diminuire la pressione
fiscale sugli stipendi, sostenere la piccola e la media impresa, favorire nuove
forme di occupazione giovanile.
Assumere con rapidità queste
misure, abolire l'IMU sulla prima casa e rivedere i rigidi parametri del patto
di stabilità, liberare risorse per sostenere le imprese che esportano,
concertare una piena riforma istituzionale che renda gli enti territoriali più
autorevoli, più efficienti e di numero minore all'attuale( facendo quindi passi indietro sulla riforma dell’art. 119 della Costituzione),
regolamentare il ruolo e l'organizzazione dei partiti richiamandosi all'art. 49
della Carta, rivedere la legge elettorale per consegnare ai cittadini la piena
potestà di scelta degli eletti con il ritorno al voto di preferenza ( con almeno la previsione di una doppia preferenza
uomo-donna), riscrivere la cornice dello
stato sociale perché protegga soprattutto chi si trova nella condizione del
bisogno – dal lavoro precario, ai disoccupati, agli anziani senza assistenza –
sono le priorità da conseguire per riacquistare la fiducia dei cittadini e
allontanare l'Italia da una crisi senza precedenti.
E' questo l'orientamento che
abbiamo consegnato al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il PSI valuterà singolarmente i
provvedimenti del governo prima di esprimere il proprio voto, vincolando il voto dei parlamentari
iscritti al Partito .
Le vittorie socialiste in
Francia, nei Länder tedeschi e nelle elezioni locali britanniche sono indicative di una Europa che cambia e che
intende conciliare rigore e sviluppo investendo nella conoscenza, completando
il processo unitario europeo verso un
compiuto federalismo, provvedendo con gli eurobond alla comunitarizzazione
di una parte del debito e al finanziamento della crescita, ricapitalizzando la
Banca Europea degli Investimenti.
Dietro al successo socialista si
nasconde infine la volontà di opporsi allo smantellamento dello stato sociale,
alla deriva dell'antipolitica sotto
varie forme e alla riduzione degli spazi democratici.
Risultati che ripropongono anche
per la sinistra italiana il tema sempre attuale della 'questione socialista', che non è la questione dei socialisti ma
della sinistra nel suo complesso, come la questione meridionale è una questione
italiana.
Il mondo moderato è destinato a
ripensare rapidamente le sue strutture, i suoi simboli, la sua politica - la
strada già intrapresa vent'anni fa - e lo farà mescolando tradizione e
innovazione, politica e tecnocrazia, con una anticipazione di ciò che accadrà
apparsa già nei giorni scorsi con lo scioglimento del Terzo Polo.
A fronte della incipiente
riorganizzazione dei moderati nelle loro diverse declinazioni, è necessario
proporre agli italiani il progetto della Alleanza
Socialista & Democratica per il Lavoro l’Europa e la Libertà['Casa
Italiana dei Riformisti e dei Democratici'].
Raccogliere tutte le forze di
tradizione socialista moltiplicando gli sforzi in corso in questa direzione,
federare le culture laiche e democratiche aprendosi al confronto con le liste
civiche locali, fare del socialismo europeo, aprendolo a nuove esperienze,
e trasformando il PSE in un partito
europeo transnazionale, il luogo rappresentativo del riformismo sociale continentale. Il Psi si impegna per costruire un'alleanza
di Governo di stampo Europeo di segno Democratico e Socialista adatta ai nostri
tempi. Un'alleanza politica che rifiuti la concentrazione di forze e movimenti
ostili all'Unione Europea e che, al contrario , punti a rafforzarne e
consolidarne le istituzioni politiche e democratiche, assimilando sistemi ed
orientamenti politici , sviluppando maggiore responsabilità e solidarietà fra
gli Stati membri, nel solco della
tradizione europeista socialista di
Eugenio Colorni e Ignazio Silone
Alle iniziative già fissate (
celebrazioni del 120° nelle grandi città italiane, Festa dell'Avanti nazionale
a Perugia, rafforzamento dell'Avanti on line ) dovrà aggiungersi in giugno un
appuntamento destinato alla sinistra riformista italiana nella sua interezza,
politica, sindacale, intellettuale che
voglia congiungersi con il socialismo europeo. Queste iniziative dovranno
essere concepite come preparatorie di un congresso del partito da tenere entro
l’anno.
29 MAGGIO 2012 Felice Besostri