di felice besostri
Care compagne e cari compagni una
permanenza all’estero, programmata da tempo mi impedisce di essere qui tra di
voi oggi. L’assemblea è stata organizata da compagni con cui mi son trovato
molte volte d’accordo e di questo sono testimonianze i miei voti in CN e gli
interventi in DN, dove ho solo voto consultivo, di cui non si trova traccia
nei comunicati ufficiali. Quando non mi
è stata data la parola, ho sempre pubblicato i miei interventi. Questa per me, anzi per noi deve essere
un’assemblea aperta e di confronto per arricchire un dibattito precongressuale
, in vista dell’appuntamento dii Venezia, ormai imminente anche se in ritardo
rispetto alle previsioni statutarie. Guai a non compire scelte politiche chiare
per fare solo questioni di nomi.
In un partito ideale dirigenti
potrebbero essere estratti a sorte: forse l’unico modo per far rispettare le
norme sulla rappresentanza di genere, che dovrebbe presto essere paritaria e
non per rispetto formale di norme statutarie ma per esigenze di rinnovamento
della politica: impossibile senza una massiccia presenza femminile. Con il
massimo di sinteticità:
1) Chiara
collocazione a sinistra del Partito per contribuire con le sue idee e valori ad
un rinnovamento della sinistra italiana ( parlando a compagni non è necessario
precisare che la collocazione a sinistra non significa avventurismo e slogan
gridati)
2) Difendere
la Costituzione perché in essa è delineato un modello politico ed economico
compatibile con la trasformazione sociale, verso una società di uomini e donne
liberi ed eguali
3) Non
rinunciare al socialismo, anzi confermare che senza una forte iniziativa
socialista non si esce dalla crisi: il
neo-liberismo ha provocato la crisi, non può pretendere di curarla con le sue
ricette
4) In
occasione del dibattito congressuale occorre coinvolgete tutta l’area
socialista, di cui il PSI è parte essenziale, ma di cui non ha la
rappresentanza esclusiva: di quest’area fanno parte i tanri compagni, che a
partire dal fallimento della Costituente Socialista non hanno rinnovato la
tessera per dissenso o delusione. Se non si recuperano questi compagni, che
hanno condiviso con noi tante battaglie politiche e soprattutto un patrimonio ideale,
come pensiamo di convincere chi è sempre stato più lontano? Le norme
congressuali non devono consentire che valgano di più compagni con le tessere
2011 e 2012, di un compagni che la rinnovino quest’anno.
5) Trovare
sperimentare forme organizzative con l’apporto dell’associazionismo socialista
6)
Fare di una scelta europeista un elemento fondante della sinistra che
vorremmo e che deve essere pronta per le elezioni europee del maggio 2014 con
una nuova legge elettorale e con un programma comune discusso nel e col PSE e a
sostegno di una candidatura socialista alla guida della Commissione Europea. .
Liste collegate al Gruppo parlamentare dei socialisti e democrati e al
PSE devono presentarsi alle elezioni europee in modo concertato Consentire la doppia iscrizione ai compagi,
di ogni partito del Centro-sinistra che approvi la dichiarazione dei principi
del PSE e si impegnino nella battaglia per la sua riforma
7)
Fatte le scelte politiche è necessario un gruppo
dirigente rinnovato: non ci devono essere compagni buoni per tutte le stagioni:
necessari siamo tutti, indispensabile nessuno. Con il Congresso tutti i
compagni diventano veramente eguali . Non di deve ripetere il Congresso di Venezia con una vittoria politica ribaltata nella composizione dei gruppi dirigenti.
“Con la concordia le cose piccole crescono” ho letto
queste insegna su un imponente edificio nella piazza del municipio di Riga,
fanno riflettere, ma che fare quando un partito come il PSI è piccolo, ma
grande l’ideale socialista, che non deve crescere ma imporsi non per i suoi
iscritti ma per quelli che la crisi ha
emarginato ancora di più ?
Trovare una nuova unità dopo un confronto politico anche forte, ma
rispettoso Felice Besostri